Tra la neve d’inverno,
il caldo dell’estate
e le piogge di primavera
mi ritrovo seduta in una panchina…
tra una foglia e un fiore
mi si illumina il cuore
nel giardino,
coltivando il riso
mi sussurra una nuvola
così, all’improvviso
“giovane donna”
Mi diceva
“non piangere, sorridi”
Continuava
A salvarmi dalla noia di
un mondo a pezzi..
Mi sfregavo gli occhi
Felice e incuriosita
Per aver trovato quella strana amica
E così mi fece trovare,
un mondo dove esser liberi di amare.
con questa poesia ho avuto l'onore di ricevere una menzione di merito al corso letterario colonna d'eroma