domenico del coco Ciao a tutti.. Sono Nuovo/a in questa Bella Famiglia
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| Titolo: Un articolo su di me Mer 24 Giu 2009, 15:10 | |
| La lupara dell’800 e l’Antimafia “da tavolino”
TREZZANO S/N – Sabato 18 aprile in un locale di Trezzano incontriamo Salvo Vitale, voce storica di Radio Aut e amico di Peppino Impastato. “Quella del Bosco dei 100 passi è un'idea splendida - dichiara immediatamente - perché accorpa l'interesse per la natura con l'interesse per la memoria”. Vitale cita il poeta Bertolt Brecht: “Che tempi sono questi, quando parlar d'alberi è un delitto?” e non lesina dichiarazioni forti: “Iniziative come quelle del Bosco a Gaggiano rischiano di avere connotazione politica, perché francamente non credo che la destra avrebbe interesse a ‘usare’ l’Antimafia. Facendolo, andrebbe contro i propri interessi. E se lo fa, sicuramente vi ha riscontrato una certa utilità. Un po' come quando a ‘Striscia la Notizia’ prendono in giro Berlusconi ed Emilio Fede e sembra che Berlusconi lo permetta, che permetta satira nei suoi confronti. Ma si tratta di democrazia apparente, una strategia per eliminare il dissenso, per rendersi simpatico. Bernardo Provenzano ha dato il benestare a molti commercianti siciliani di entrare nell'antimafia. Ma è solo apparenza. Antimafia da tavolino. Le polemiche per la vignetta di ‘Anno 0’ dimostrano che la vera satira è osteggiata. La satira castiga i costumi, deridendoli”. Incontriamo anche il 28enne Domenico Del Coco per parlare del suo primo libro, edito dalla casa editrice Nuovi Autori: “Il Cammino di Henry”. Per cominciare ti chiede di segnalare la sua data di nascita: 8 gennaio. Perché l’8 gennaio è stato ucciso dalla mafia il giornalista Beppe Alfano. L'argomento del libro è infatti la mafia. La mafia nel 1800. La Casa Editrice non se lo è lasciato scappare. “Già allora - spiega l'autore - lo Stato aveva chi lo combatteva. I proprietari terrieri non volevano pagare le tasse e formarono una lega per contrastarlo. Un’associazione di clan familiari uniti contro lo Stato italiano. I metodi erano quelli che conosciamo: uccidevano. Con l'arma classica di allora: la lupara. Già nel 1860 fu assassinato un giornalista. Ai tempi non si usava ancora la parola ‘mafia’, si diceva ‘cosca’. Ma già avevano le mani nell'economia, nei giri economici dell'agricoltura”. Domenico Del Coco è entusiasta di questo libro, ma ha un rammarico: “Sì. Mi sembra ingiusto che ancora esistano pregiudizi nei confronti dei siciliani. E' ovvio che non sono tutti mafiosi!” Valentina Bufano
Vi omaggio del mio PRIMO ARTICOLO su di me. Eh eh eh eh Ciao Dome | |
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